SCOPRI IL SALENTO
Non ancora invaso dal turismo di massa, il Salento con le sue acque cristalline, la sua storia, l’ottima cucina e la sua straordinaria bellezza catturerà la vostra immaginazione e vi lascerà ricordi indimenticabili di questo spicchio d’Italia.
Suona il tamburello e balla la pizzica!
MUSICA E DANZA FOLKLORISTICA
L’Italia è un paese multilingue, perché ogni regione e ogni provincia ha il suo dialetto. In Salento si parla il siculo salentino, il dialetto locale, e il griko, un antico dialetto greco parlato in una piccola area linguistica della provincia di Lecce, la Grecìa Salentina. Queste peculiarità linguistica si possono scoprire ascoltando e ballando la pizzica, i cui canti sono scritti sia in siculo che in griko. La musica composta da chitarre, violini, tamburelli e fisarmonica suona, accompagna in quello che sembra essere un ballo di corteggiamento. Oggi la pizzica viene solitamente suonata durante le feste e gli eventi speciali, ma in passato era considerata l’unico modo per guarire la gente morsa dalla tarantola velenosa. In realtà il significato della pizzica è di natura sociale: per le donne, costrette ad obbedire agli uomini, la pizzica era l’unico modo che avevano per sfogare la loro frustrazione.
Salento: dove il mar Iono e il mar Adriatico si incontrano
IL MARE
Il Salento è una penisola tra Mar Adriatico a ovest e Mar Ionio a est. Questa peculiarità dà al visitatore la possibilità di scegliere tra due coste diverse anche iin funzione della direzione del vento: quella frastagliata occidentale, costituita principalmente da spiagge rocciose con calette, grotte e numerose torri di avvistamento; e quella orientale, caratterizzato da spiagge sabbiose e baie situate vicino a piccole pinete che danno ombra a chi cerca ristoro dopo l’esposizione al sole. Mentre Otranto, la città più orientale d’Italia, è l’emblema della costa adriatica, Gallipoli è il simbolo della costa ionica.
Scopri le origini del Salento
LA STORIA
La storia del Salento è caratterizzata dalla presenza di diverse popolazioni: dai messapi, responsabili della costruzione di imponenti mura intorno alle città, ai greci, fondatori della città di Gallipoli tra le altre città costiere, ai romani, la cui influenza è visibile nelle strade, nell’architettura e negli anfiteatri di Lecce. Dopo la caduta di Roma, i bizantini controllarono l’area portando ad una massiccia immigrazione di greci responsabili della creazione di cripte affrescate e di chiese greco-ortodosse. Durante il feudalesimo, i Normanni fortificarono il territorio, e successivamente la famiglia aragonese di Spagna lottò per proteggere il Salento dagli attacchi ottomani con la costruzione di molte torri di avvistamento intorno alle due coste. Con il declino spagnolo, i Borboni francesi divennero i nuovi signori del Regno di Napoli e il loro dominio coincise con un periodo di crescita economica fino al 1860, quando Garibaldi conquistò l’intero regno.
Un meraviglioso incontro di culture diverse
ARTE E CULTURA
Ogni popolazione straniera ha lasciato una sua eredità in Salento. Durante la preistoria, le grotte sono state decorate con dipinti dei primi esseri umani che vivevano nella zona. I nostri antenati costruirono anche i dolmen, grandi lastre di pietra posizionate orizzontalmente sopra altre due grandi rocce che giacevano in verticale, e i menhir, lunghe pietre monolitiche poste nel terreno. Entrambi si trovano nelle strade di campagna. Le case dalle pareti bianche e le terrazze piatte sono dovute all’influenza greca, mentre lo stile barocco è dovuto all’influenza spagnola. Il Barocco a Lecce esprime la sua esuberanza stilistica attraverso le facciate esterne di chiese, palazzi e case, utilizzando contrasto, movimento e chiaroscuro per stupire il visitatore. Ogni dettaglio è stato perfettamente espresso grazie alla Pietra Leccese, una morbida pietra calcarea dai toni caldi e dorati, facile da intagliare. I castelli e le residenze nobiliari costruite nel corso dei secoli ospitano oggi numerose mostre d’arte e di fotografia o sono utilizzate come luoghi in cui allestire presepi.
Paesaggi mozzafiato e luoghi nascosti ti stanno aspettando...
ESPLORAZIONE
Il Salento, con la sua campagna ricca di uliveti e il suo bellissimo mare, ha molto da offrire anche in termini di luoghi particolari per gli amanti della fotografia che cercano lo scatto perfetto: la presenza di due diverse coste dà la possibilità di vedere il sole che sorge dal mare all’alba e la sua scomparsa in mare al tramonto. Altri luoghi come le cave di bauxite, i fari, in particolare il faro di Punta Palascia a Otranto in quanto rappresenta il punto più orientale d’Italia, gli edifici ipogei come la città sotterranea di Presicce, dove si trovano 23 frantoi, le paludi, i piccoli laghi e i villaggi abbandonati contribuiscono a creare uno splendido scenario suggestivo.
Street food e prodotti da forno...
ESPERIENZE GASTRONOMICHE
Il Salento ha molto da offrire anche in termini di cibo. Il rustico leccese, una pasta sfoglia ripiena di salsa di pomodoro, besciamella, pepe e noce moscata, è il re del nostro street food ma abbiamo anche il calzone, un impasto per pizza piegato che può essere sia fritto che cotto al forno e farcito con salsa di pomodoro e mozzarella; la puccia, un impasto per pizza a forma di panino in due versioni: una con olive nere, che va mangiata facendo attenzione ai noccioli, e una versione senza olive che è farcita con ogni tipo di ingrediente; e le pittule, pezzi di pasta fritti che possono essere farciti con ogni tipo di verdura. La friseddra, un pane secco di grano o di orzo che deve essere ammorbidito in acqua prima di essere mangiato, è solitamente condita con pomodori, sale, olio d’oliva e origano. Da provare anche la cucuzzata, un pane il cui particolare colore rosso è dovuto ai pomodori presenti nell’impasto, farcito con cipolle e zucchine.
Scopri la nostra idea di festa!
FIERE E FESTE PATRONALI
Durante le feste patronali, ogni paese e città e del Salento addobba le sue strade e le sue piazze con meravigliose installazioni luminose che sono una delle caratteristiche peculiari della zona. Oltre alle luci, la mattina c’è una processione con banda musicale, mentre la sera la stessa banda si trasforma in un’orchestra musicale che si esibisce in una grande cassa armonica solitamente collocata nella piazza principale. Le feste patronali più note del Salento sono i Santi Filippo e Giacomo a Diso, dal 30 aprile al 3 maggio, e Santa Domenica a Scorrano, dal 5 al 10 luglio. Un altro tipo di festa religiosa è quella dedicata a San Rocco a Torre Paduli, dal 15 al 17 agosto. Il giorno principale della festa, il 16 agosto, può essere considerato la prima notte bianca del Salento: musicisti e ballerini si incontrano e si esibiscono ballando per tutta la notte.